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Storia del'Associazione Fabio Chiesa

Il 3 Gennaio 2013 nasce l'Associazione Anfiteatro Fabio Chiesa...

L'Associazione Anfiteatro Fabio Chiesa, nasce dalla passione che Fabio aveva per il teatro, la musica e la danza nelle loro innumerevoli espressioni. Riusciva ad esaltare le peculiarità culturali, grazie ad un'innata forza di volontà sprigionata con entusiasmante naturalezza. Aveva il potere di amalgamare le diversità ottenendo da queste la migliore essenza espressiva. Creare l'armonia tra le persone, dargli speranza, fiducia, forza ed esaltarne la creatività..

Insieme a lui è nata nel 1996 la Compagnia del Gran Mastro Burattinaio, e nel 2010 quando Fabio è scomparso, la  Compagnia ha deciso di portare avanti il lavoro di questo artista poliedrico. Il Gran Mastro ha preso in affidamento uno spazio comunale in stato di abbandono per farlo nuovamente vivere e rendere la comunità partecipe della ricchezza delle arti da strada dove il multiculturalismo avvicina gli uomini attraverso l'espressione dell'arte.

L'Associazione Anfiteatro Fabio Chiesa nasce nel Gennaio 2013 da un progetto che ha preso forma grazie alla Compagnia del Granmastro Burattinaio insieme ad un gruppo di persone che si prefiggono l'obbiettivo di restituire alla comunità  stimoli e appuntamenti culturali, in grado di aggregare le persone e coinvolgerle in un tumulto di idee e attività volte alla socializzazione e all'arricchimento culturale.

Tutto parte dal Giugno 2011, quando nasce a Viareggio l'Anfiteatro Fabio Chiesa che viene affidato alla compagnia del Granmastro  tramite il progetto “Officina dei Giovani”.
L'anfiteatro si trova all'interno del Parco “Iqbal Mazih” antistante la Circoscrizione “Viareggio Nuova” quartiere Terminetto,  nel giro di poco tempo, ma con molto lavoro alle spalle, viene ristrutturato e messo in condizioni di poter essere di nuovo utilizzato.

Tutto ha inizio nei primi mesi del 2011, quando la Compagnia del Gran Mastro realizza un progetto per il risanamento di una parte dell'anfiteatro.
Nella primavera vengono avviati i lavori alla struttura e si procede in parallelo allo studio della programmazione artistica per la stagione estiva.
Parte dei fondi necessari viene devoluta dalla Compagnia del Gran Mastro, il resto viene ricavato tramite una cena di autofinanziamento, in cui viene lanciato il progetto estivo. Sono quasi 40 le persone che aderiscono, come volontari.

Alla metà Giugno terminano i lavori di ristrutturazione.
Il 19 Giugno 2011 viene inaugurato l'Anfiteatro che porta il nome di Fabio.
L'evento ottiene un notevole risultato. La partecipazione all'apertura ufficiale è superiore a qualsiasi attesa.
Tutto è pronto. La rassegna estiva inizia la settimana successiva.

Nell'estate del 2011 ad un anno dalla scomparsa di Fabio, la Compagnia del Gran Mastro, insieme ai volontari mette in scena  una rassegna durata 3 mesi.
11 date, 17 compagnie di teatro di strada e di prosa.
59artisti si alternano in concerti, mostre e laboratori per bambini. Il tutto realizzato grazie all' entusiasmo ed al lavoro gratuito dei volontari.

Dal punto di vista tecnico, la rassegna viene realizzata grazie al supporto di membri della compagnia del Gran Mastro e tecnici professionisti volontaril le scenografie, i palchi, impianti audio ed illuminotecnici e tanto altro.
Si provvede all'allestimento e smontaggio quotidianamente. I volontari hanno realizzato tutta la progettazione pubblicitaria e grafica, reso possibile la realizzazione di mostre, laboratori per bambini, mercatini con articoli equo-solidali, prodotti biologici-biodinamici, tutto all'interno del parco dell'anfiteatro.
Il lavoro quotidiano sulle strutture sceniche e logistiche non è stato irrilevante; ma il riscontro a livello partecipativo ha superato ogni aspettativa.
Sono state contate più di 3000 persone con una media di 200 persone per serata.

Il progetto ha funzionato, lo spirito di solidarietà e la grande mole di lavoro svolta durante tutto un'anno, prestata dai volontari che sono stati il motore dell'intera rassegna, hanno portato a risultati concreti. Il ricordo di Fabio Chiesa non si affievolisce, ma se possibile, si rafforza nella condivisione di un bellissimo risultato, le arti che amava, fatte dagli uomini per arricchire gli uomini.
Si riparte e si inizia a lavorare per la programmazione 2012.

Iniziano però a sorgere i primi problemi di ordine tecnico e amministrativo, in quanto, se si vuole organizzare meglio la tecnica teatrale (strutture luci e suono, scenografia, palco, ecc..) arricchendo allo stesso tempo la programmazione, è necessario una base più strutturata e capace di accogliere un progetto più articolato.

Si forma nell'inverno del 2011 un gruppo di lavoro di volontari insieme alla Compagnia del Gran Mastro; il quale si dedica alla realizzazione della stagione per la primavera/estate 2012.

Si lavora per realizzare soluzioni tecniche e amministrative, volte a migliorare le rassegne, che siano in grado di aumentare i servizi e la fruibilità per lo spettatore, non ultima una migliore organizzazione dellla struttura del teatro.
Molti sforzi risultano vani, a causa di problematiche burocratiche e finanziarie; la rassegna di primavera rischia di saltare.
Il pubblico che ha partecipato alla rassegna dell'anno precedente inizia ad informarsi sulla programmazione, chiede risposte, preme per la rassegna estiva 2012.
Dopo diverso lavoro d'ufficio, l'11 Luglio l'Anfiteatro Fabio Chiesa inaugura la stagione con un Gran Varietà di arte di strada.
Nove compagnie in ricordo di Fabio Chiesa partecipano alla serata.
È tutto esaurito, il pubblico che non trova posto rimane in piedi per tutto lo spettacolo. Insieme alla serata rivive il laboratorio per bambini ed il mercatino bio-solidale.
Segue ad Agosto una seconda serata con musica e spettacoli.
L'anfiteatro diventa un punto di incontro per realtà diverse, realtà di periferia, di quartiere, famiglie e amici si ritrovano in un luogo di scambio culturale. Gli stessi artisti che vi partecipano prendono parte al progetto.

I volontari capiscono che è necessario un cambiamento, si amplia il progetto.
In autunno viene presa in considerazione l'idea di formare un'associazione che si occupi a tempo pieno dell'Anfiteatro.

Il 3 Gennaio 2013 si costituisce l'Associazione Anfiteatro Fabio Chiesa.
Ne prendono parte: Alessandro Chiesa, Edoardo Martello, Maurizio Marchetti, Angelo Graziani, Andrea Battisti, Lucia Paolini, Maria Chiara Verona, Abramo Garibaldi, Marco Buldrassi, Manuel Delgado Barruquera, Giulia Ventura, Samuele Mariotti, Giulia Gherardi Angiolini e Francesco Gravante.

 

 

A monte vi è un lavoro costante e repentino, gli incontri sono settimanali, le scadenze brevi.
L' associazione adesso ha preso forma, il progetto diventa più articolato.
In primo luogo cambiano gli accordi con il comune, viene stipulata una convenzione  con il Comune di Viareggio. L'Associazione si fa carico di svolgere:
-lavori di ristrutturazione
-recinzione, necessaria per motivi di sicurezza e pratico-logistici
-realizzazione di un punto ristoro-bar
-completamento delle strutture necessarie per la messa a norma
-stesura di una programmazione di eventi stagionali
-realizzazione di corsi di formazione, attività culturali e laboratori per bambini
il tutto  entro la data di scadenza della convenzione.
Inoltre all'interno dello Statuto dell'Associazione e della Convenzione con il Comune, vengono delineati i nuovi obbiettivi da portare a termine.

L'Associazione Anfiteatro Fabio Chiesa, ha come obbiettivo la volontà di seguire i principi solidaristici che caratterizzavano l'artista Fabio Chiesa, e intende portare avanti i progetti che nasceranno all'interno dello spazio Anfiteatro, con spirito aggregativo e solidale per l'accrescimento culturale, non ha scopo di lucro e si associa all'ARCI.

L'Associazione Anfiteatro Fabio Chiesa, vuole, oltre a far vivere l'Anfiteatro come luogo di Cultura per il Teatro, la Musica, la Danza e le Arti di strada, creare un centro culturale e formativo, un luogo di lavoro e di scambio; insomma vuole creare un centro polifunzionale e multiculturale in grado di dare servizi sia a livello culturale che per lo spettacolo, ed anche a livello formativo e sociale.
L'obbiettivo è amplificato, il riscontro è sempre stato positivo, di conseguenza quelli che da principio come volontari hanno creduto nel progetto, adesso come associati rimarranno volontari ma con una veduta più ampia.
Il Progetto prevede di coinvolgere più persone e più realtà.

Per questi motivi il Progetto prevede di coinvolgere più persone e più realtà, vi chiediamo di voler aderire come soci, se anche voi avete le stesse motivazioni, la stessa fiducia nel progetto o anche solamente la stessa voglia di parteciparvi.

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